Il grande caldo sta caratterizzando queste ultime giornate di giugno, il primo mese di un’estate meteorologica iniziata in realtà con largo anticipo, fin dall’inizio della seconda decade di maggio. La persistenza quasi ininterrotta del promontorio nord africano ha infatti continuamente esposto buona parte dell’Europa centro-occidentale a reiterate avvezioni di aria subtropicale continentale che hanno mantenuto le temperature su valori ben superiori alla media del periodo, portandole in alcune situazioni a raggiungere più volte – come per esempio è accaduto in Francia, Germania e in Italia – nuovi record di caldo relativi e assoluti proprio nel corso degli ultimi due mesi.
Si tratta di una situazione marcatamente anomala che, come abbiamo detto nelle ultime analisi, proseguirà senza subire sostanziali variazioni almeno fino all’inizio della prossima settimana, dal momento che il segnale dominante dell’atmosfera che ha caratterizzato questo lungo periodo mostrerà ancora la tendenza a ondulare e a collocare il Mediterraneo centrale e la nostra penisola all’interno di quella cresta dell’onda che è sede del promontorio nord africano (fig. 1, a sinistra).
Un cambiamento dello schema della circolazione generale dell’atmosfera sul comparto euro-atlantico potrebbe farsi strada sul finire della prima decade di luglio, quando un’accelerazione della corrente a getto in uscita dal continente americano andrà a incidere della tensione del flusso zonale, riducendone probabilmente le oscillazioni lungo i meridiani.
Questa tensione andrà inevitabilmente a stirare lungo i paralleli anche l’Anticiclone delle Azzorre che, a questo punto, potrebbe estendere la propria ala orientale verso l’Europa centro-occidentale. Attuandosi questa dinamica, il fianco destro dell’alta pressione oceanica favorirebbe così l’inserimento alle nostre latitudini di aria un po’ più fresca che farebbe così arretrare il promontorio nord africano verso la sua zona di origine (fig. 1, a destra).
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera