Ci avviamo verso un periodo di sostanziale calma piatta nella dinamica del tempo sull’Europa occidentale perché il segnale che emerge dal sistema probabilistico di ensemble non mostra cambiamenti significativi almeno per tutta la seconda decade di maggio. Si confermano, quindi, le due pulsazioni dinamiche del promontorio subtropicale che lasceranno spazio solo a qualche infiltrazione di aria umida e instabile in particolare sulle regioni settentrionali nel corso del prossimo fine settimana, quando la prima cresta dell’onda lascerà molto probabilmente il posto al secondo slancio meridiano della figura barica. Saremo quindi di fronte a un’evoluzione che andrà a dare forma, con buona probabilità, a una configurazione di blocco con le stesse aree che saranno investite a più riprese da flussi di aria calda in arrivo dal settore compreso tra l’arcipelago delle Isole Canarie e l’entroterra marocchino.
La stazionarietà della situazione atmosferica è ben inquadrata dalla previsione dello schema sinottico mediato su un periodo di cinque giorni: tra l’11-15 maggio (fig. 1) e il 16-20 maggio (fig. 2), non si scorgono infatti cambiamenti significativi nella posizione della cresta dell’ondulazione contenuta entro la linea rossa tratteggiata e destinata a interessare tutto il settore centro-occidentale europeo, Italia compresa.
La quasi stazionarietà del centro motore anticiclonico renderà così stazionaria anche la posizione del canale barico attraverso cui l’aria calda proveniente dalle latitudini subtropicali giungerà sul nostro continente, con il flusso principale che percorrerà la penisola iberica e la Francia. Nel corso dei prossimi dieci giorni su queste aree l’anomalia positiva di temperatura a 850 hPa (cioè a circa 1500 metri) potrebbe mediamente oscillare tra i 6 e 10 °C e quindi dare luogo ad una prolungata ondata di caldo anomalo per il periodo.
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera