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Scritto da Andrea Corigliano Domenica 03 Aprile 2022 00:00

La solita disinformazione meteorologica

Corriere della Sera, classici erroriQuesto titolo sintetizza, in modo molto chiaro, un esempio di disinformazione meteorologica in piena regola che dimostra quanto siamo ancora lontani – se mai un giorno si riuscirà a raggiungere l’obiettivo – dai concetti meteo-climatologici di base che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ogni singolo cittadino e quanto si strizzi ancora l’occhio al sensazionalismo. Partiamo dai concetti base, che sono due. Il primo è… «La neve (a bassa quota) che non ti aspetti»… come se si fosse trattato di una sorpresa.

L’evento in corso è stato inquadrato dalla modellistica numerica con ampio anticipo (4 giorni) e, aggiornamento dopo aggiornamento, i calcolatori hanno definito sempre più nei dettagli la dinamica fredda che si è poi effettivamente realizzata. L’elevata probabilità di avere nevicate fino in collina, vista l’entità dell'irruzione artica, era nella previsione che si è poi verificata. Per cui la neve a bassa quota me la aspettavo eccome!

Il secondo è… «La primavera arriva da martedì». No, non è vero. Oggi è il 2 aprile e siamo già entrati da un mese nella primavera meteorologica e da poco più di dieci giorni in quella astronomica. La primavera è una stagione di transizione, in cui si possono alternare fasi miti e stabili ad altre fredde e instabili. Queste ultime sono i “colpi di coda dell’inverno” e rientrano a pieno titolo nelle dinamiche atmosferiche che possono aversi di questo periodo: in primo luogo è la climatologia a farcelo presente, mentre se vogliamo dare credito anche ai proverbi popolari possiamo scomodare quello che recita… “Aprile, non ti scoprire”. Purtroppo è ancora molto radicata la convinzione che la primavera è sinonimo di sole e di temperature miti, ma non è affatto così.


Veniamo al sensazionalismo… «Temperature a -20 °C». Un freddo boia! Ma dove? Nell’articolo si legge in montagna, in Piemonte. A che quota? Non è specificato, ma possiamo ipotizzare di trovarci ben oltre i 3000 metri visto che a Plateau Rosa la temperatura è scesa fino a -19 °C (valore minimo). A quella quota la media climatologica è -10 °C, quindi è stato raggiunto un valore di 9 °C al di sotto della norma. Per quanto si tratti di un valore notevole, non è poi così eclatante perché è ben lontano dal record storico di -27.6 °C raggiunto nell’aprile del 1956.

In poche parole: un colpo di coda invernale ampiamente previsto, certamente incisivo ma che ci fa capire come, ogni tanto e grazie al cielo, qualche dinamica “vecchio stampo” si fa ancora vedere. Sotto un certo punto di vista, c'è quindi da tirare un sospiro di sollievo. Le "stranezze" del tempo sono ben altre, come un inverno passato sotto l'egemonia di un campo di alta pressione.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera