Nei prossimi giorni il tempo su gran parte dell’Europa sarà legato ai movimenti di un robusto campo anticiclonico che posizionerà i massimi in quota e al suolo a ovest del nostro continente. Mantenendo quasi inalterata la posizione, questa figura di alta pressione ruoterà su se stessa come una trottola in senso orario inviando pulsazioni verso le alte latitudini e promuovendo, in questo modo, la discesa a più riprese di aria fredda di origine artico-marittima in seno a saccature che si svilupperanno soprattutto verso la regione balcanica e quella carpatico-danubiana. La nostra penisola si troverà ai margini di questa circolazione settentrionale e risentirà quindi solo in parte delle irruzioni di aria gelida in transito sui paesi dell’est europeo.
Ma se l’irruzione prevista tra martedì 18 e mercoledì 19 gennaio sarà appena uno spiffero in transito su Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata dove scorrerà per brevissimo tempo l’isoterma di 0 °C a 850 hPa (circa 1500 metri), è credibile pensare che l’irruzione successiva in arrivo tra il 20 e il 22 gennaio possa essere più incisiva ed estendersi all’intero territorio nazionale, pur concentrando il calo termico più significativo sul versante adriatico. Proprio all’inizio della terza decade di gennaio, che apre le tre settimane statisticamente più fredde dell’anno, ecco quindi giungere un’ondata di freddo degna di questo nome e capace di risvegliare dal torpore una stagione invernale che fino a questo momento non ha dato segnali molto convincenti.
Anche se non possiamo ancora scendere dei dettagli di questa seconda dinamica, dal segnale del sistema probabilistico di ensemble del Centro Europeo (ECMWF) si evidenzia che il maggiore interessamento della nostra penisola da parte del flusso artico dipenderà da uno spostamento un po’ più a occidente della seconda pulsazione dinamica del promontorio e quindi da un più convinto passaggio del corridoio barico che piloterà il flusso anche lungo meridiani passanti per l’Italia (fig. 1).
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera