L’evoluzione del tempo atteso per i prossimi 5-6 giorni è ormai delineata e man mano che la fase anticiclonica si avvicina si riesce anche a stimare meglio la sua portata. Abbiamo parlato l’altro ieri di “alta pressione aberrante” per le pesanti anomalie termiche previste in quota, a circa 1500 metri, dove il promontorio nord africano trasporterà una massa d’aria insolitamente mite per il periodo e oggi troviamo conferma sull’eccezionalità di questa figura barica anche nelle conseguenze che questa dinamica atmosferica avrà anche nei bassi strati e, in particolare, nella temperatura a due metri dal suolo.
Per comprendere quanto ci allontaneremo dalla climatologia del periodo ci viene in aiuto l’Extreme Forecast Index (EFI) applicato alla previsione della temperatura a 2 metri, cioè un indice che permette di stimare quanto sia anomala una situazione meteorologica, in questo caso dal punto di vista termico, confrontando la distribuzione delle previsioni d’insieme del sistema probabilistico con il clima del modello. L’indice assume valori tra -1 e +1.
Se tutte le previsioni d’insieme indicano valori superiori al massimo del clima, l’indice assume valore 1, mentre assume valore -1 se tutte le previsioni indicano valori inferiori al minimo del clima. In questo caso, la situazione che si prospetta tra il 29 dicembre al 2 gennaio è molto favorevole ad avere valori di EFI prossimi all’unità positiva sulla maggior parte dell’Europa centro-occidentale, a significare che è quindi altamente probabile avere condizioni atmosferiche molto anomale per il periodo a tal punto da poter determinare il raggiungimento e il superamento di record di caldo registrati in passato.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera