Dal punto di vista meteorologico da una decina di giorni ci troviamo all’interno di una vasta circolazione ciclonica che a più riprese invia anche verso il Mediterraneo centro-occidentale impulsi perturbati di origine nord atlantica, seguiti da masse d’aria fredda marittima di natura in parte polare e in parte artica che riescono a raggiungere, a fasi alterne, anche le nostre latitudini. Tra oggi (sabato 4) e lunedì 6 dicembre la nostra penisola sarà attraversata da un nuovo sistema nuvoloso che interesserà in modo particolare le regioni nord-orientali e quelle del Centro Sud. Come si può notare dalla carta del tempo prevista per il primo pomeriggio di domani, domenica 5 dicembre (fig. 1), la posizione in Oceano Atlantico dell’Anticiclone delle Azzorre lascerà campo libero al flusso perturbato che almeno fino alla metà della prossima settimana riuscirà a inviare verso l’Europa centro-occidentale nuovi sistemi frontali.
In particolare la nostra attenzione è rivolta alla perturbazione che proprio da domani pomeriggio, ancora in fase embrionale, inizierà a farsi strada a sud di Terranova e che arriverà probabilmente sull’Italia tra mercoledì 8 e giovedì 9 dicembre, portando condizioni favorevoli a nevicate fino a quote molto basse su alcune aree del Nord. Prima di entrare un po’ più nel dettaglio nell’analisi di questa situazione, focalizziamo l’attenzione sul tempo previsto per i prossimi tre giorni.
Domani, domenica 5 (fig. 2, a sinistra) condizioni atmosferiche in miglioramento sulla maggior parte delle regioni settentrionali con ampie schiarite in estensione da ovest verso est. Residui fenomeni fino al pomeriggio sul Nord-Est, con nevicate a quote collinari sulle Alpi orientali.
Sulle regioni centrali e sul versante adriatico meridionale prevalenti condizioni di variabilità porteranno un cielo spesso nuvoloso, con schiarite inaffidabili alternate a piogge e rovesci anche frequenti. Nevicate in Appennino, a quote comprese tra i 600 metri di quello settentrionale e i 1200 metri di quello centrale. Il tempo più instabile, a tratti anche perturbato, interesserà invece la Sardegna e il versante tirrenico meridionale dove i rovesci saranno più diffusi e potranno essere accompagnati, specie lungo le coste, anche da qualche temporale. Lunedì 6 (fig. 2, a destra), con il graduale spostamento del sistema perturbato verso sud-est, i fenomeni si concentreranno sul versante adriatico centro-meridionale, al Sud e sulle Isole dove ci aspettiamo ancora una nuvolosità diffusa, a tratti compatta, con piogge e rovesci che risulteranno meno probabili solo lungo l’area ionica. Con l’ingresso più organizzato dell’aria fredda si prevede anche un calo della quota neve che si porterà al di sotto dei 1000 metri, raggiungendo probabilmente l’alta collina tra Marche, Umbria ed Abruzzo.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera