Siamo entrati nel clou della stagione autunnale dal punto di vista climatologico, ma alle nostre latitudini il tempo non mostra ancora appieno i connotati tipici del periodo in particolar modo sotto l’aspetto della dinamicità atmosferica che, come detto, dovrebbe essere impostata da un flusso perturbato atlantico più incisivo. Anche nei prossimi giorni non aspettiamoci grandi cambiamenti delle condizioni meteorologiche perché tutto sommato saranno ancora i campi di alta pressione a decidere in quale misura le saccature, che seguiteranno a transitare da ovest verso est sull’Europa centro-settentrionale, potranno interessare la nostra penisola con la loro parte meridionale e quindi con la coda delle perturbazioni che le accompagneranno. Proprio per questa ingerenza del campo anticiclonico, in sede mediterranea verrà meno il contributo ciclogenetico che sostiene i passaggi perturbati più intensi e strutturati e di conseguenza sarà lecito aspettarsi una distribuzione delle precipitazioni ancora piuttosto irregolare e dalle cumulate non particolarmente significative, salvo casi locali. Una prima situazione in cui avremo modo di vedere all’opera questo autunno ancora “svogliato” riguarderà il passaggio di una modesta perturbazione attesa tra giovedì 21 e venerdì 22. Come possiamo osservare nella carta relativa alla pressione al livello del mare prevista proprio per il primo pomeriggio di giovedì (figura 1), si nota come la vasta circolazione ciclonica che accompagnerà il sistema perturbato circoscriva la propria azione più incisiva all’Europa centro-settentrionale per la collocazione troppo settentrionale, rispetto alle nostre latitudini, del minimo associato che andrà ad assumere un valore prossimo ai 970 hPa sulla costa occidentale della Norvegia. Interagendo con le Alpi occidentali, il flusso periferico di questa vasta circolazione depressionaria riuscirà a malapena a generare un’ansa di bassa pressione sul Golfo Ligure (si veda la lettera “b” scritta appositamente in minuscolo per sottolineare l’inconsistenza della ciclogenesi) che avrà il merito di attivare una ventilazione meridionale in prevalenza tra sud e sud-ovest: tra giovedì e venerdì i venti raggiungeranno molto probabilmente velocità medie intorno tra i 40 e i 60 km/h su alcuni tratti dei nostri mari come il Ligure, il Tirreno centrale e l’Adriatico settentrionale (figura 2).
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera