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Scritto da Andrea Corigliano Giovedì 03 Dicembre 2020 17:00

VENERDÌ 4 E SABATO 5 DICEMBRE: PERTURBAZIONE AL CENTRO-NORD E SARDEGNA CON PRECIPITAZIONI ANCHE INTENSE, NEVOSE INIZIALMENTE IN PIANURA SUL PIEMONTE

Carta del tempo prevista per il 4 Dicembre 2020Nell’elaborare le previsioni del tempo per i prossimi tre giorni dividiamo in due parti l’analisi dell’evoluzione per considerare innanzitutto la fase di approccio del sistema perturbato alla nostra penisola che avverrà nelle prossime 48 ore e successivamente seguirne il suo definitivo passaggio nel corso di domenica 6 dicembre. Come abbiamo descritto nell’ultima analisi, siamo in procinto di essere interessati da un’ampia e strutturata saccatura nord-atlantica, direttamente alimentata da aria fredda proveniente dal Mar di Groenlandia e dalle Isole Svalbard.

La carta del tempo (figura 1) prevista per le prime ore del pomeriggio di venerdì 4, mostra infatti l’imponente colata di aria artica raggiungere con la sua parte più avanzata la penisola iberica e il bacino occidentale del Mediterraneo per andare qui a delimitare la posizione del fronte freddo del sistema perturbato in fase di arricciamento attorno a un profondo minimo al suolo di circa 972 hPa che molto probabilmente si posizionerà sul Canale della Manica. La discesa dell’aria fredda fino all’entroterra nord africano attiverà da questo settore un richiamo sempre più strutturato e intenso di correnti meridionali che trasporteranno verso nord aria particolarmente mite di origine subtropicale continentale. Quando la nostra penisola si trova esposta a questo tipo di circolazione, è solo uno il termine che definisce lo stato atmosferico che ci accingiamo ad attraversare: maltempo. In particolare, quelle correnti meridionali in arrivo da sud-ovest alle quote superiori costruiscono un flusso che, come se fosse un nastro trasportatore di una catena di montaggio, invia “pacchetti di vorticità ciclonica” proprio verso l’Italia, cioè quelle condizioni che sono indispensabili per costruire nubi associate a precipitazioni organizzate, insistenti e abbondanti, specie laddove è più produttiva l’interazione tra il flusso portante e l’orografia per effetto stau.

In questa dinamica, tra l’altro, dobbiamo questa volta tenere conto della condizione termica presente al Nord-Ovest e, in modo particolare, tra il Piemonte e il settore più occidentale della Lombardia, al massimo fino al milanese. Come si può notare nel focus, su quest’area rimarrà intrappolata dell’aria fredda quale residuo della perturbazione di matrice scandinava transitata ieri. Lo scorrimento di aria più temperata su questa sorta di modesto “cuscinetto freddo” getterà le condizioni affinché, almeno in una prima fase, le precipitazioni su questo settore possano risultare nevose fino in pianura. La stessa condizione interesserà anche il settore alpino e prealpino perché anche in questo caso, soprattutto nelle vallate più strette, l’aria fredda sarà sostituita più lentamente da quella temperata in arrivo che comunque, entro sabato, farà risalire la quota neve localmente anche oltre i 1500 metri, specie sulle Alpi orientali, maggiormente esposte al richiamo meridionale. Sarà invece quasi istantaneo l’aumento della quota dello zero termico sull’area appenninica, specie su quella settentrionale recentemente interessata da nevicate. Possiamo allora così sintetizzare in linea di massima il tempo previsto per i prossimi due giorni come segue.


Mappe previsionale per il 4 Dicembre 2020
Previsione per il 5 Dicembre 2020

VENERDÌ 4 (figura 2) – Già da questa sera rapido aumento della nuvolosità al Nord-Ovest con prime precipitazioni sul settore alpino centro-occidentale, nevose fino a quote collinari. Prime piogge anche sulla Liguria centro-occidentale con nevicate in Appennino fino a quote molto basse sul versante padano. Ancora cielo nuvoloso o molto nuvoloso al Sud, con le ultime precipitazioni legate alla perturbazione giunta ieri. Diffuse condizioni di variabilità altrove, con alternanza tra schiarite e annuvolamenti. Tra la notte e il mattino rapido aumento della nuvolosità anche al Nord-Est, sul versante tirrenico e sulla Sardegna con precipitazioni che tenderanno gradualmente a intensificarsi a partire dal Nord-Ovest e dai settori alpini e prealpini centro-occidentali. Nevicate tra deboli e moderate molto probabili fino in pianura sul Piemonte, fino a fondovalle sull’entroterra ligure del centro-ponente e, con probabilità inferiore, fino in pianura su ovest Lombardia al massimo fino al milanese. Nevicate consistenti anche su Alpi e Prealpi centro-occidentali, inizialmente fino a quote molto basse, ma in risalita verso la collina. Prime precipitazioni, per lo più deboli, in arrivo anche su Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, con tendenza a divenire moderate sulla Toscana settentrionale. Tra il pomeriggio e la serata estensione delle precipitazioni anche all’Emilia e al Nord-Est e intensificazione delle stesse sul versante tirrenico e sulla Sardegna, fino a divenire localmente intense tra Levante Ligure, Toscana settentrionale, Emilia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Nevicate abbondanti sulle Alpi centro-orientali a quote collinari, in risalita mediamente fino a 700-900 metri. Attenuazione dei fenomeni sul Piemonte, dove sul finir della fase la precipitazione nevosa in pianura potrebbe lasciare il posto alla pioggia. Variabilità sul versante adriatico e al Sud, con nuvolosità a tratti intensa ma in un contesto ancora prevalentemente asciutto. Temperature massime in calo su Piemonte, Valle d’Aosta, ovest Lombardia e al Sud peninsulare, in aumento altrove.

SABATO 5 (figura 3) – Nuvoloso al Nord-Ovest con tendenza a schiarite serali. La perturbazione, avanzando lentamente verso levante, concentrerà la propria fenomenologia più organizzata sul Nord-Est, al Centro e sulla Sardegna, dove le precipitazioni localmente a carattere temporalesco potrebbero essere intense e portare a cumulate anche consistenti inizialmente sull’isola, sulla Toscana, sull’Emilia Romagna e sulle aree pedemontane del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Ancora nevicate sulle Alpi orientali a quote più elevate e oscillanti generalmente tra i 1200 e i 1600 metri. Nella seconda parte del giorno piogge più organizzate in arrivo anche su Umbria, Lazio e zone interne dell’Abruzzo e intensificazione della nuvolosità anche al Sud e in Sicilia con precipitazioni per lo più moderate in arrivo su Campania, Sicilia e settore ionico della Calabria. Ulteriore deciso peggioramento su questi settori nelle ore notturne. Temperature massime in aumento su Piemonte, Lombardia e Nord-Est (qui anche sensibile) e al Centro-Sud, in calo su Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna. La previsione per domenica 6 sarà presentata in un prossimo intervento.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera