Iniziamo oggi a definire i dettagli della previsione relativa al passaggio della burrasca di fine estate che porterà la bella stagione a incamminarsi sulla via del tramonto. Passo dopo passo, analizzeremo l’evolvere della situazione legata al passaggio della saccatura di origine atlantica e presenteremo la previsione associata al quadro sinottico analizzato, focalizzando soprattutto l'attenzione sulla tempistica e sulla localizzazione dei fenomeni intensi.
Iniziamo allora dalla configurazione barica prevista per il pomeriggio di domani (venerdì 28 agosto), quando la spinta meridiana che subirà l’Anticiclone delle Azzorre in pieno Oceano Atlantico andrà a innescare tra il Mare del Nord e il Golfo di Biscaglia la formazione di un cavo d’onda ben individuabile sulla superficie isobarica di 500 hPa: saranno questi gli avamposti della saccatura che poi tra sabato 29 e domenica 30 entrerà decisa sul Mediterraneo occidentale accentuando le condizioni di maltempo specie al Nord e sul versante tirrenico, per poi toccare anche le regioni meridionali nella giornata di lunedì 31 quando la struttura si allontanerà verso levante ormai indebolita e priva della sua forma originaria.
Come si può notare osservando le frecce azzurre, nella giornata di domani solo i settori dell’Italia settentrionale confinati essenzialmente alle Alpi, alle Prealpi e a buona parte della Pianura Padana inizieranno a essere influenzate dal flusso periferico legato alla circolazione ciclonica in formazione: l’impronta sempre più sud-occidentale che assumeranno le correnti in quota nel corso della giornata tenderà ad accentuare le condizioni di instabilità, destinate a intensificarsi dal pomeriggio. La stessa impronta sud-occidentale evidenziata con le frecce rosse, ma questa volta accompagnata da una componente di moto anticiclonica, seguiterà a trasportare verso il Centro-Sud aria calda di matrice nord-africana e conferirà ancora stabilità allo stato del tempo.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera