Un nuovo disturbo di origine atlantica è transitato sull’Italia nei giorni scorsi portando con sé condizioni di moderata instabilità atmosferica, associata a rovesci e temporali e a un nuovo calo delle temperature con valori spesso al di sotto dei 30 °C nelle ore più calde del giorno.
Sotto la spinta dell’Anticiclone delle Azzorre, in fase di nuovo allungamento lungo i paralleli europei, le condizioni atmosferiche sono ora improntate a stabilizzarsi nuovamente e quindi a garantire un maggior soleggiamento, unito a un aumento generalizzato del campo termico su tutta la penisola anche a causa del contributo marginale di correnti di origine nord africana, dirette soprattutto verso le nostre regioni centro-meridionali.
Questa fase atmosferica abbraccerà tutta l’Italia durante la prima parte della settimana, ad esclusione del settori alpini lambiti da correnti più fresche in scorrimento zonale sull’Europa centrale.
Tra mercoledì 22 e giovedì 23, un abbassamento di latitudine del flusso zonale tenderà probabilmente a favorire il passaggio di un nuovo impulso instabile sulle nostre regioni settentrionali e in parte anche su quelle centrali, specie nelle aree interne.
Ancora tempo in prevalenza soleggiato al Sud e sulle due Isole Maggiori, in un contesto termico caratterizzato da caldo al più moderato e da temperature massime che al Centro-Sud potrebbero raggiungere picchi per lo più compresi tra 33 e 35 °C.
La tendenza del Centro-Nord a vedere un tipo di tempo scandito dalle vicissitudini della circolazione atlantica potrebbe allungarsi almeno fino all’inizio dell’ultima settimana di luglio. Mentre infatti le regioni meridionali potrebbero conoscere una fase stabile più duratura con caldo che comunque non sarebbe destinato a diventare intenso, sulle regioni settentrionali e in parte anche al Centro il segnale permanente circa l’ingresso del flusso in quota con componente maggiormente ciclonica orienterebbe la previsione media verso condizioni che almeno sul Nord Italia potrebbero divenire anche spiccatamente instabili e ancora una volta più fresche.
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera