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Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 25 Dicembre 2019 17:00

ULTIMI GIORNI DELL’ANNO CON ARIA FREDDA IN ARRIVO SPECIE AL CENTRO-SUD.

Ultimi giorni dell'anno 2019Un cordiale saluto a tutti voi e ancora tanti auguri di Buon Natale.

A proposito della linea di tendenza prevista per gli ultimi giorni dell’anno avevamo parlato nell’analisi proposta il 20 dicembre della totale incertezza da parte della modellistica numerica nell’inquadrare la situazione più probabile che si sarebbe delineata per questo periodo. L’ampia divergenza degli scenari di ensemble, che andavano a definire una vasta gamma di ipotesi tutte plausibili, era la chiara evidenza di un segnale dominante poco chiaro che poneva ancora molti dubbi sullo schema barico che si sarebbe dovuto costruire a scala sinottica. Nelle ultime 48 ore i continui ricalcoli dello stato futuro dell’atmosfera hanno iniziato a fugare le incertezze, le soluzioni hanno iniziato a convergere verso un unico scenario e di conseguenza l’affidabilità della previsione è sensibilmente migliorata.

Oggi possiamo allora affermare che lo schema barico illustrato in figura e atteso tra il 27 e il 31 dicembre – con focus tra il 28 e il 29 a cui qui facciamo riferimento – è ormai associato ad una probabilità ormai medio-alta di accadimento. La configurazione attesa mostra un vasto campo anticiclonico occupare quasi tutto il nostro continente: l’area di alta pressione, di matrice subtropicale, andrà espandendosi a partire da domani e per le successive 48 ore dal Mediterraneo occidentale verso il Mare del Nord e il sud della Scandinavia per poi coricare il proprio asse lungo i paralleli, sotto la spinta delle correnti atlantiche che soffieranno impetuose alle alte latitudini.

Questa dinamica metterà così il moto aria decisamente fredda, inizialmente di origine artica, verso l’Europa centrale ed il settore balcanico dove giungerà con la sua parte più intensa tra sabato 28 e domenica 29.


Da qui la massa d’aria, sotto la spinta di tese correnti nord-orientali innescate da un intenso gradiente barico che verrà a generarsi sul pendio sud-orientale del campo anticiclonico, verrà in parte veicolata verso l’Italia e in modo particolare verso il nostro settore adriatico centrale e il Sud Italia, dove sulla quota isobarica di 850 hPa sono attesi valori medi di temperatura fino a -5/-7 °C. Con buona probabilità, l’irruzione di aria fredda non sarà associata a condizioni di marcata instabilità a causa degli elevati valori barici che la accompagnano: non dovremmo quindi avere fenomeni significativi associati, se non qualche precipitazione nevosa fino a bassa quota sulle aree interne ed appenniniche del settore adriatico del Centro-Sud, cioè dove la dinamica prevalentemente attiva che proverà a produrre nubi e idrometeore sarà lo sbarramento orografico offerto dai rilievi. Il calo termico, sensibile al Centro-Sud e più attenuato sul resto d’Italia, favorirà probabilmente gelate mattutine nelle aree interne del Centro-Nord, specie laddove la notte trascorrerà serena e con assenza di vento: la secchezza dell’aria sarà infatti una valida alleata per agevolare la perdita di calore verso lo spazio come radiazione infrarossa. Nei prossimi aggiornamenti cercheremo di fornire qualche dettaglio in più.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano