Un cordiale saluto a tutti voi e ancora tanti auguri di Buon Natale.
A proposito della linea di tendenza prevista per gli ultimi giorni dell’anno avevamo parlato nell’analisi proposta il 20 dicembre della totale incertezza da parte della modellistica numerica nell’inquadrare la situazione più probabile che si sarebbe delineata per questo periodo. L’ampia divergenza degli scenari di ensemble, che andavano a definire una vasta gamma di ipotesi tutte plausibili, era la chiara evidenza di un segnale dominante poco chiaro che poneva ancora molti dubbi sullo schema barico che si sarebbe dovuto costruire a scala sinottica. Nelle ultime 48 ore i continui ricalcoli dello stato futuro dell’atmosfera hanno iniziato a fugare le incertezze, le soluzioni hanno iniziato a convergere verso un unico scenario e di conseguenza l’affidabilità della previsione è sensibilmente migliorata.
Oggi possiamo allora affermare che lo schema barico illustrato in figura e atteso tra il 27 e il 31 dicembre – con focus tra il 28 e il 29 a cui qui facciamo riferimento – è ormai associato ad una probabilità ormai medio-alta di accadimento. La configurazione attesa mostra un vasto campo anticiclonico occupare quasi tutto il nostro continente: l’area di alta pressione, di matrice subtropicale, andrà espandendosi a partire da domani e per le successive 48 ore dal Mediterraneo occidentale verso il Mare del Nord e il sud della Scandinavia per poi coricare il proprio asse lungo i paralleli, sotto la spinta delle correnti atlantiche che soffieranno impetuose alle alte latitudini.
Questa dinamica metterà così il moto aria decisamente fredda, inizialmente di origine artica, verso l’Europa centrale ed il settore balcanico dove giungerà con la sua parte più intensa tra sabato 28 e domenica 29.