Stampa
Scritto da Andrea Corigliano Domenica 15 Dicembre 2019 16:00

GRANDI MANOVRE IN OCEANO ATLANTICO PREPARANO IL TEMPO DELLA PROSSIMA SETTIMANA IN EUROPA

Situazione Domenica 15 DicembreÈ un’immagine da satellite a dir poco spettacolare quella che proviene oggi dallo spazio. Mostra, in tutta la sua estensione, forza e veemenza, la colata di aria artica che proviene dalla Baia di Baffin e che attraverso lo stretto di Davis si riversa come un fiume in piena in Oceano per conquistare le latitudini atlantiche settentrionali ed arrivare a lambire, con la sua parte più avanzata, l’arcipelago delle Azzorre.

Come sempre avviene quando aria molto fredda scorre su una superficie marina notoriamente più calda, le condizioni di instabilità si accentuano e si accompagnano all’irruzione con nubi a sviluppo verticale che hanno le sembianze di un ciottolato. Il confine meridionale della massa d’aria artica è ben individuato dalla posizione dell’isoterma di 0 °C a 850 hPa (qui inserita insieme a tutte le altre isoterme) e una scia nuvolosa che in questo caso va a individuare il ramo ascendente della corrente a getto polare, una sorta di confine oltre il quale invece staziona aria più temperata nella quale la nuvolosità è invece di tipo stratificato e in cui si trova immersa attualmente l’atmosfera che sovrasta il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, Italia compresa.

Sarà proprio questo ramo ascendente della corrente a getto a preparare le condizioni atmosferiche che sperimenteranno i settori centro-meridionali europei nel corso della prossima settimana.


Caldo anomalo tra il 16 e il 20 DicembreLa posizione di questo velocissimo flusso d’alta quota andrà infatti modificandosi nel corso dei prossimi giorni perché, sotto la spinta meridiana dell’aria fredda che a ovest arriverà a lambire l’entroterra marocchino, sarà deviata nel suo settore orientale verso latitudini più settentrionali da un deciso rigonfiamento della colonna atmosferica che si concretizzerà soprattutto sull’Europa balcanico - danubiana per opera di una massiccia avvezione di aria calda che si attiverà in risposta alla discesa di aria fredda, proprio come avviene con i piatti di una bilancia: se da un lato il piatto scende (aria fredda), dall’altro sale (aria calda).

Gli effetti sul campo di temperatura, già evidenti su questi settori fin dalle ultime 36-48 ore con i primi flussi temperati che portano in quota temperature tra i 4 e gli 8 °C al di sopra della media del periodo, andranno rafforzandosi nel corso della prossima settimana: basti per esempio pensare che dai calcoli della modellistica numerica emerge che nei prossimi cinque giorni (16-20 dicembre) sull’area menzionata le temperature a 850 hPa potrebbero mediamente portarsi su valori di 10-14 °C oltre le medie climatologiche tipiche della seconda decade di dicembre.

L’Italia, interessata dal richiamo alquanto mite proveniente dall’entroterra nord-africano, vedrà anch’essa temperature superiori alla norma in un contesto che, come detto, diventerà gradualmente più perturbato a partire dal Nord e dai settori di ponente, stante l’evoluzione verso le nostre regioni della saccatura delimitata a ovest dalla stessa corrente a getto come abbiamo descritto nell’ultima analisi pubblicata.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano