L’immagine satellitare di questo pomeriggio mostra, nel tratto di Oceano che si trova a sud della Groenlandia, i prodromi del veloce cambiamento del tempo che con buona probabilità attraverserà l’Italia nella prima parte della prossima settimana.
Attorno ad un profondo e stretto minimo, nel cui occhio la pressione atmosferica è attualmente di 971 hPa, viene centrifugata una massa d’aria molto fredda in uscita dal Canada che nel corso delle prossime ore sarà velocemente veicolata verso le Isole Britanniche e l’Europa centrale, dove giungerà entro la sera di lunedì 9 dicembre dopo essersi in parte mitigata a contatto con la mite superficie oceanica.
La saccatura che la ospiterà si troverà così a interagire con il baluardo alpino e, come in tutte le interazioni di questo tipo che si rispettino, la situazione sarà favorevole alla formazione di una circolazione depressionaria sottovento che dovrebbe posizionarsi sul Mar Tirreno settentrionale proprio nel corso di lunedì per poi fuggire rapidamente verso il Mar Adriatico centrale.
La veloce evoluzione del centro di bassa pressione verso levante farà così entrare una parte dell’aria fredda – che nel frattempo si sarà ammassata al di là delle Alpi – dalla porta di Trieste e quindi riverserà soprattutto sul versante orientale della nostra penisola gli effetti più evidenti di questo cambiamento, sia in termini di calo termico che comunque sarà rapido e temporaneo, sia in termini di precipitazioni che su questo settore risulteranno probabilmente più organizzate.