L’immagine satellitare di ieri sera mostra tanti protagonisti su un palcoscenico che spazia dell’Oceano Atlantico all’Europa orientale, passando per il Mediterraneo. Balza innanzitutto all’occhio l’uragano Pablo, attualmente di categoria 1, giunto all’altezza del Golfo di Biscaglia e destinato, secondo le previsioni, a divenire tempesta extratropicale già nelle prossime ore ma senza spostarsi di molto dalla posizione attuale. Troviamo poi una densa banda nuvolosa estesa in diagonale dalle coste sud-occidentali europee alla lontana Russia che traccia il confine tra due masse d’aria diametralmente opposte: una fredda a nord, di origine artico marittima, e una decisamente mite a sud di origine subtropicale che si trasforma per stazionarietà in polare continentale calda sulla penisola balcanica e sui settori ancora più orientali dell’Europa. Su questo vasto settore è presente un campo anticiclonico. Infine sul nostro bacino, tra la Sicilia e la Tunisia, osserviamo ciò che resta della goccia fredda che tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre è stata responsabile dei forti temporali, anche persistenti, che hanno interessato con nubifragi proprio buona parte della nostra isola.