La lunga fase di caldo anomalo che ci accompagna da settembre salvo limitate pause potrebbe avere ancora una settimana di vita e poi lasciare il posto a temperature più consone alla stagione in corso. Si tratta, al momento, solo di un’ipotesi che deve trovare conferma nei prossimi aggiornamenti dei modelli di previsione, cioè di quei super cervelloni che ogni giorno si divertono più volte a calcolare l’evoluzione futura del tempo. Non possiamo ancora scendere nei dettagli e quindi specificare, per esempio, di quanto potrebbe calare la temperatura rispetto ai valori attuali o se questo possibile cambiamento di scenario meteorologico potrebbe essere associato anche a una ciclogenesi mediterranea e quindi a un peggioramento dello stato del tempo. Possiamo però provare a cogliere un cambio di passo che è ancora molto incerto e che deve liberarsi del rumore di fondo che ancora lo caratterizza e che non ci permette di quantificarlo. Per quale motivo non possiamo ancora pronunciarci? La questione è molto semplice ed è ben spiegata nello schema allegato.
In questa figura sono rappresentate 21 previsioni della temperatura a circa 1500 metri sulla verticale di Verona, valide fino al 9 novembre. Si vede che tutti gli scenari rappresentati dalle linee colorate sono quasi sovrapposti – e quindi ciò significa che le 21 previsioni molto simili tra di loro – fino al 30 ottobre, giorno in cui è stata posta una linea bianca verticale per segnalare che, a oggi, si pone a questa data il limite della predicibilità dell’atmosfera. Possiamo cioè a oggi affermare che fino al 30 ottobre, proprio perché tutte le previsioni calcolate dal modello sono molto simili, è altamente probabile che le temperature si manterranno al si sopra della media climatologica qui rappresentata dalla linea rossa e che quindi nei prossimi giorni ci aspettano ancora temperature più elevate rispetto a quelle che dovremmo avere.