Sabato 23 marzo, le temperature massime hanno per lo più oscillato tra 19 e 24 °C, specie al Centro-Nord.
Si tratta di temperature tra i 4 e gli 8 °C superiori alle medie climatiche della terza decade di marzo, eccezion fatta per qualche città come Ferrara e Trieste dove invece lo scarto dai valori climatologici è arrivato rispettivamente a 9 e 10 °C sopra.
Faccio notare che, per quanto questo “caldo” sia tipico di fine maggio, non è legato ad avvezioni di aria calda nord africana come si potrebbe pensare, dato il peso dell’anomalia. La circolazione delle masse d’aria è invece legata all’Anticiclone delle Azzorre che fa rientrare dalla penisola balcanica aria mite di origine atlantica parzialmente continentalizzata a seguito del suo ingresso sull’Europa.
Mettiamoci poi un "pizzico" di compressione adiabatica e la subsidenza anticiclonica e il "caldo anomalo" è servito. Anche oggi la situazione resterà immutata e, proprio come ieri, le nubi bisognerà cercarle con il lanternino, proprio come d'estate.
Le temperature massime guadagneranno probabilmente ancora qualche decimo di grado e di conseguenza consegneremo agli annali climatologici un’altra giornata diffusamente più calda del normale anche di 7-8-9 °C, specie nelle aree interne e lontane dal mare.
Sono le giornate come queste, ormai troppe, che lasciano il segno sul bilancio climatico mensile perché queste anomalie non vengono mai bilanciate da anomalie di segno opposto. Pensate un po’ che, per bilanciare per esempio un’anomalia di 10 °C sopra la media come quella registrata ieri a Trieste, la città friulana dovrebbe registrare una giornata con una temperatura massima di appena 3.8 °C, cioè una temperatura che sarebbe di 10 °C sottomedia. Praticamente impossibile.
Estendiamo gli esempi a tutte le città in cui l’anomalia è spesso di 5-6-7-8 °C sopra media, a tutte le fasi meteorologiche simili a questa che si ripetono ormai frequentemente e poi riusciremo a capire perché ogni trenta giorni collezioniamo nella stragrande maggioranza dei casi solo mesi più caldi del normale.