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Glossario Meteo. Lettera A - Da Acquazzone ad Avvezione
 

Lettera A, acquazzone

Acquazzone

Precipitazione violenta di pioggia. Nell’Europa centrale si possono riscontrare valori orari di 60 mm per metro cubo; se l’acquazzone è particolarmente persistente si determina una situazione di nubifragio.

Adiabatico,  processo

Trasformazione termodinamica per cui un sistema fisico cambia volume e pressione senza scambio di calore con l’ambiente esterno. Un esempio è dato dai fenomeni di discendenza e ascendenza delle masse d’aria. Quando una massa d’aria sale, poiché la pressione atmosferica tende a diminuire con l’aumentare dell’altezza, essa si espande e si raffredda. Se l’aria non si mescola immediatamente con l’aria circostante a causa di turbolenze, non ci sono scambi di calore tra le masse d’aria e quindi l’espansione è adiabatica. Se l’aria scende, per effetto di una maggiore pressione atmosferica, subisce un riscaldamento per compressione. Tale riscaldamento (ed anche il raffreddamento) nell’atmosfera è di 1°C ogni 100 m di altezza (in assenza di fenomeni di condensazione o evaporazione).

Albedo

Frazione di luce solare riflessa in tutte le direzioni da una superficie di un corpo celeste. L’albedo della Terra varia tra 0.35 e 0.42.

Alisei

Venti che fanno parte del sistema di circolazione generale dell’atmosfera e interessano le latitudini tra 5° e 30° per tutto l’arco dell’anno. Sono venti permanenti con direzione quasi costante, originati dallo spostamento dell’aria dalle fasce di alta pressione verso la fascia equatoriale delle basse pressioni. La forza di Coriolis apporta una deviazione alla direzione che va verso destra nell’emisfero Boreale e verso sinistra in quello Australe. Quindi nell’emisfero Nord gli alisei spirano da Nord-Est verso l’equatore e in seguito Est-Nord-Est e infine Est, man mano che ci si avvicina alle zone di calma tropicale. Nell’emisfero Sud spirano in maniera speculare rispetto ai primi, ovvero da Sud-Est al Sud dell’equatore. Gli alisei di Nord-Est e di Sud-Est si incontrano un po’ a Nord dell’equatore e costituiscono una zona di confluenza, nota come zona di convergenza intertropicale, con nuvolosità abbondante, precipitazioni copiose e con correnti ascendenti. La velocità media è di circa 10-12 nodi e la quota raggiunta non supera di molto 1-2 km. La caratteristica principale degli alisei è la costanza e la regolarità della loro intensità. Queste caratteristiche sono riscontrabili in particolare sugli oceani perché sulla terraferma prevalgono le correnti originate dalla differenza termica tra mare e Terra. Gli alisei del Pacifico sono più deboli e meno stabili di quelli dell’oceano Atlantico, sull’oceano Indiano sono mascherati dai monsoni. Un tempo erano utilizzati per la navigazione a vela.

Alone

È un fenomeno ottico dell’atmosfera e ha l’aspetto di una fascia circolare leggermente iridato, con il rosso all’interno e con al centro il Sole o la Luna e si manifesta quando il cielo è coperto da cirrostrati. È dovuto a fenomeni di riflessione e rifrazione della luce solare o lunare attraverso i cristalli di ghiaccio della nube. Talvolta accanto all’alone comune o piccolo se ne può osservare un secondo detto alone grande, meno frequente e luminoso. Indica in genere l’avvicinarsi del cattivo tempo.

Alta

Termine che sta ad indicare un’area di alta pressione o anticiclonica, sulla carta meteo è indicata con A o H (High).

Alta quota, correnti di

L’evoluzione del tempo non è determinata solamente dalle masse d’aria vicino al suolo. L’aria calda e fredda si scontrano anche a 6-10 km di altezza. A tali quote le differenze di temperatura e pressione sono più marcate che negli strati più vicini al suolo e quindi si può giungere alla formazione di correnti d’aria assai forti con velocità del vento piuttosto alta (300-400 km/h a quote superiori a 7 km). Queste correnti prendono il nome di correnti a getto o jet streams e sono prese in considerazione nei piani di volo per la loro particolare intensità. In Europa un’importante ramo di correnti d’alta quota è quello che affluisce lungo la linea Islanda-Inghilterra-Germania settentrionale-Polonia, un altro interessa anche il Mediterraneo nel semestre invernale. La corrente d’alta quota si può osservare nel movimento e nel mutamento dei cirri e cirro-strati.

Anemometro

Strumento che serve per misurare la velocità del vento. Nelle centraline meteo il vento viene di solito misurato a 2 m e a 10 m di altezza.

Anemoscopio

Strumento che serve ad indicare la direzione del vento, ad esempio la banderuola è il più semplice.

Aneroide

Barometro metallico che dà il valore assoluto della pressione atmosferica. Vedi Barometro.

Anticiclone

Massa d’aria con una pressione atmosferica più alta di quella delle zone circostanti, attorno alla quale circolano correnti aeree spiraliformi discendenti che ruotano in senso orario nell’emisfero Nord e antiorario in quello Sud. È associato al tempo stabile, quindi al bel tempo, ma non è sempre così. Infatti, nel semestre freddo, può essere accompagnato da foschie e nebbie come accade molto frequentemente nella Pianura Padana. Di particolare importanza è l’anticiclone delle Azzorre che ha il suo centro in prossimità delle isole Azzorre e va ad influenzare la situazione meteorologica europea portando in genere situazioni di bel tempo.

Arcobaleno

Fenomeno ottico dell’atmosfera prodotto dalla rifrazione della luce solare che colpisce lateralmente la pioggia, specie se sottoforma di rovescio. I colori dello spettro variano dal rosso al violetto e la loro intensità varia dalla grandezza delle gocce d’acqua (tanto più grandi quanto più intenso è il colore). Fa parte delle fotometeore. Perché l’arcobaleno assume una forma circolare? Se si guarda l’arcobaleno formando un certo angolo con la direzione da cui provengono i raggi del Sole, si vedrà solo un colore, perciò ci sembra che in cielo ci sia un cerchio di quel colore (o un arco se il cerchio è interrotto dall’orizzonte).

Aria calda, masse di

Hanno origine alle latitudini meridionali, specialmente nella fascia subtropicale di alta pressione ed in particolare sui continenti. Le masse di aria calda sono quelle che spostandosi dal luogo d’origine vanno a transitare in seguito sopra regioni più fredde. Man mano che si trovano a latitudini più alte, tendono ad assumere una stratificazione stabile, raffreddandosi dal basso verso l’alto. I movimenti convettivi originari si smorzano gradualmente, la turbolenza è minima, i venti senza raffiche, l’andamento della pressione, temperatura e umidità risulta regolare. Le piogge sono leggere e continue e le nebbie, con questo tipo d’aria, si presentano frequentemente e risultano spesse. Una proprietà della massa di aria calda è la cattiva o mediocre visibilità.

Aria fredda, masse di

Hanno origine nelle regioni polari e sui continenti nella stagione invernale. Le masse d’aria fredda lasciano il luogo d’origine per dirigersi verso zone temperate, dove la temperatura della superficie terrestre è superiore a quella sua propria. Essa tende a riscaldarsi dal basso divenendo molto instabile. Genera turbolenza forte, i venti sono a raffiche, l’andamento della pressione, temperatura ed umidità sono irregolari. Le precipitazioni si manifestano sottoforma di rovesci e frequenti sono le grandinate e i temporali. Le nebbie risultano scarse. La visibilità è quindi più buona.

Aria instabile

Quando la temperatura dell’atmosfera decresce con l’altitudine di una quantità superiore a 1°C ogni 100 m, la massa d’aria che è sollevata e che si raffredda, poiché incontra pressioni via via decrescenti, si trova ad avere ad ogni livello, una temperatura superiore a quella delle masse d’aria circostanti (perché decresce di 1°C ogni 100 m). Di conseguenza, risultando più leggera dell’aria circostante, continua a salire dando origine poi a nuvolosità cumuliforme per condensazione del vapore acqueo. La condensazione rilascia calore, instabilizzando ulteriormente la massa d’aria ascendente che così è spinta ancora di più verso l’alto. Per questo si può dire che l’aria umida è più instabile dell’aria secca. Segni visibili di instabilità sono rappresentati dalla presenza di nubi cumuliformi o dall’andamento dei fumi delle ciminiere e dei camini che assumono un aspetto serpeggiante con moti verticali tanto più pronunciati quanto più instabile è l’aria.

Aria stabile

Quando la temperatura dell’atmosfera decresce con l’altitudine di una quantità inferiore a 1°C per ogni 100 m, la massa d’aria che è sollevata si trova ad avere a pari livello di quota una temperatura inferiore a quella delle masse d’aria circostanti, quindi più densa e pesante. Di conseguenza per effetto della gravità discende negli strati prossimi al suolo con conseguente accumulazione di impurità e vapore acqueo. In situazione di aria stabile si possono trovare nubi di tipo stratiforme o da nebbia, foschia. I fumi dei camini tendono ad uscire compatti e appiattiti. Infine si ha stabilità anche in presenza del fenomeno dell’inversione.

Assorbimento

Fenomeno per cui una parte dell’energia di una radiazione che penetra in un corpo non viene ritrasmessa, ma si trasforma in calore o in un’altra forma di energia.

Atmosfera

Involucro gassoso che avvolge la Terra e che è trattenuto dalla forza di gravità, il suo peso totale è di circa 5.300 bilioni di tonnellate. È composta da azoto (78%), ossigeno (21%), argon (0.95%), anidride carbonica (0.03%) e in piccole quantità neon, idrogeno, elio, kripton e xenon, vapore acqueo e ozono.

Aurora

Chiarore dell’atmosfera terrestre osservabile prima del sorgere del Sole e con luminosità crescente nel punto in cui sorge, dovuta alla rifrazione della luce solare da parte dell’atmosfera. Note sono le aurore polari, fenomeni luminosi dell’alta atmosfera sottoforma di chiazze, archi o drappeggi con luminosità, colore estremamente variabili. Si osservano di notte e a seconda si manifestino a latitudini Nord o Sud prendono il nome di A. Boreale o A. Australe. La zona di massima frequenza delle aurore boreali è in Europa lungo la linea del circolo polare artico (Islanda-Norvegia settentrionale-Lapponia). In Italia si può manifestare una ogni 10 anni.

Avvezione

Trasporto orizzontale d’aria ad opera del vento. Esempi di avvezione sono lo spostamento di masse d’aria calda ed umida dalle regioni tropicali e le irruzioni di aria fredda di origine polare verso il continente europeo.