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La terribile eruzione del vulcano Pinatubo

L'eruzione del vulcano PinatuboIl Pinatubo è un vulcano delle Filippine, nell’isola di Luzon, circa 80 km a nord-est di Manila.

In riposo da oltre 600 anni e considerato ormai estinto, tanto che alle sue pendici erano sorti villaggi agricoli e piccole cittadine, si risvegliò improvvisamente (giugno 1991) con un'eruzione spaventosa.

l primi segnali di ripresa dell'attività del vulcano si manifestarono con una esplosione di vapori e frammenti di materiale vulcanico il 2 aprile del 1991. Si pensò subito a installare una strumentazione che consentisse di prevedere l'evolversi degli eventi.

Venne rilevata un’attività sismica caratterizzata da terremoti ad alta frequenza e con magnitudo inferiore a 2,54. Un'attività che durò per tutto maggio. Si susseguivano intanto piccole esplosioni con emissione di cenere e il 3 giugno comparve per la prima volta il tremore armonico.

La prima forte eruzione avvenne il giorno 12 giugno alle ore 8,51 preannunciata, la notte stessa alle 3,01, da un segnale di tremore durato ben 40 minuti. Si innalzò sul cono una colonna alta 19 chilometri con laformazione delle prime colate piroclastiche. II peggio però doveva ancora venire.


Nella notte fra il 14 e il 15 giugno violenti terremoti di magnitudo compresa fra 4,8 e 5,6preannunciarono la grande esplosione del15 giugno che creò una caldera larga 4 chilometri e una colonna di cenere alta più di 30 chilometri.

All'eruzione si aggiunsero altri fenomeni sismici e contemporaneamente si scatenò un violento tifone. Le vittime furono centinaia e centinaia di migliaia i profughi.

Un'altra conseguenza di questa prima tremenda eruzione del Pinatubo fu un temporaneo assottigliamento della fascia di ozono registrato nell'emisfero settentrionale, provocato, sembra, dalle reazioni chimiche causate dalla nube di materiale emesso proprio dal vulcano.

Una devastazione, quella del Pinatubo, che ha cancellato ogni segno di vita in una vasta area circostante. Prima del 1991 la montagna era fortemente erosa e coperta da una densa foresta che sostentava una popolazione indigena di migliaia di individui, gli Aeta, che avevano abbandonato la pianura sottostante all'epoca della conquista spagnola delle Filippine nel 1565.

Numerosi fiumi nascono sul Pinatubo, i principali sono: Bucao, Santo Tomas, Maloma, Tanguay e il Kileng. Prima dell'eruzione questi fiumi ospitavano importanti ecosistemi ma l'eruzione riempì numerose valli con profondi depositi piroclastici. Dal 1991 i fiumi intasati dai sedimenti hanno causato frequenti lahar. Studi dimostrano che numerosi anni saranno necessari a restaurare la situazione precedente all'eruzione.